La SWOT Analysis


Come abbiamo già visto nell’articolo precedente, fra i passaggi necessari alla scrittura di un marketing plan per un’azienda già avviata o una nuova startup, vi è l’impiego della SWOT analysis. La sua compilazione va effettuata, nel caso di un’impresa già operativa, dopo aver stabilito se si sta procedendo nella direzione giusta (ricorrendo ad esempio, alla Matrice di Boston); mentre se ci si sta occupando di una startup, essa può costituire l’unico passaggio dell’analisi della situazione attuale. La SWOT analysis consente, in un modo semplice e fattibile da chiunque, l’identificazione di tutti i fattori relazionati allo sviluppo futuro di qualsiasi tipologia di business, nonché l’elaborazione di alcune strategie per sfruttare tali fattori a proprio vantaggio.
Questo strumento nasce nel 1965, dalla pubblicazione Business Policy: Text and Cases, scritta da quattro professori della Harvard University; e ad oggi è uno dei mezzi più utilizzati dalle compagnie di tutto il mondo per compiere analisi strategiche. Infatti, essa permette di:

  • Identificare i fattori interni ed esterni all’azienda in modo semplice e schematico.
  • Priorizzare i fattori a seconda dell’impatto previsto, sia quelli positivi che quelli negativi.

In poche parole, la SWOT analysis investiga sulla situazione attuale di un’azienda, come risultato di una contrapposizione fra previsione degli avvenimenti futuri e analisi di quelli passati.
Essa è composta essenzialmente da quattro parti:

  • Strengths (punti di forza): tutti i fattori positivi interni all’azienda, ovvero sotto il suo diretto controllo.
  • Weaknesses (punti di debolezza): sempre elementi interni ma negativi.
  • Opportunities (opportunità): tutto quello che di positivo può arrivare dall’esterno, ovvero indipendentemente dal proprio controllo.
  • Threats (minacce): letteralmente, fattori negativi esterni.

Una volta individuati tali elementi, per rendere il tutto più schematico e organizzato possibile, è bene riportarli in una tabella così strutturata:


In questo esempio, viene proposta una SWOT analysis effettuata per un paese in provincia di Messina, vincitore nel 2015 del titolo “Borgo dei Borghi”.
Dopo aver elencato tutti i fattori relazionati allo sviluppo futuro di un’azienda (o nel nostro caso, di una destinazione), il passo successivo è l’individuazione delle migliori strategie per: sfruttare i punti di forza per massimizzare le opportunità; valorizzare i punti di forza per minimizzare le minacce; usare le opportunità per ridurre i punti di debolezza; e limitare i punti di debolezza per arginare le minacce. Riferendoci all’esempio riportato prima, in quel caso si potrebbe agire come segue:


In sostanza tramite questi passaggi, è possibile non solo pianificare delle strategie utili a minimizzare tutti i fattori negativi che potrebbero compromettere lo sviluppo futuro, ma anche a creare dei nuovi metodi competitivi che potrebbero fare la differenza fra il nostro prodotto/servizio, e quello della concorrenza.

No comments:

Post a Comment